
Il sesto senso
I 5 SENSI IN ESTETICA, PARTE 6 - Sublimare l'esperienza vissuta in istituto significa imprimere nella memoria del cliente un'emozione che non dimenticherà facilmente.
L'essenza di un'esperienza che si imprime nella memoria si potrebbe riassumere così: se è vero che non è semplice fare una buona prima impressione, credo sia ancor più difficile lasciare un buon ricordo, o addirittura lasciarne uno che possa scolpire l'inconscio determinando le scelte future. In fondo, non stiamo parlando di altro se non di fidelizzazione della clientela.
UN'ALCHIMIA DI ESPERIENZE
Sublimare - elevare, innalzare lo stato d'animo -, creare condizioni di benessere, si sa, genera desiderio di poterle rivivere.
Mi piace il termine "sublimare". Il mio vero amore per questa parola viene dal suo più tecnico significato; in chimica, infatti, sublimare significa esattamente: "far passare una sostanza dallo stato solido allo stato aeriforme" (definizione del dizionario della lingua italiana Devoto-Oli).
Cosa c'entra tutto questo con il benessere? Quando penso al termine sublimare non riesco a fare a meno di immaginare in modo palesemente visivo come la pesantezza dello stress, la durezza degli impegni quotidiani, la fatica della routine possano dissolversi con la leggerezza di una bellissima esperienza di benessere. In realtà gli operatori del benessere non sono altro che bravi chimici, che anziché miscelare sostanze erogano attenzioni per i sensi, le mescolano e riescono ad innescare la reazione: dallo "stato solido" di una contrattura da stress si riesce a traslare in una condizione "aeriforme" di assoluta leggerezza… Quante volte ci siamo sentiti dire dai clienti: "dopo questo trattamento mi sembra di volare!".
Di recente sono stata ospite in diverse strutture di benessere e ho prestato attenzione a tutti i particolari per poterne assaporare a pieno ogni aspetto. È stata un'esperienza fantastica, in quanto sono riuscita ad analizzare i dettagli per scoprire che cosa facesse realmente la differenza
tra un'emozione unica e da ripetersi, qualcosa di standard e purtroppo, a volte anche qualcosa che non avrei mai voluto ripetere. In questo - chiamiamolo pure esperimento - ho ripercorso tutto il viaggio attraverso i sensi che abbiamo analizzato sin qui e mi sono accorta che l'esperienza diventa memorabile quando tutti gli elementi che la compongono sono coerenti tra di loro, ovvero quando ogni aspetto rimanda, attraverso stimoli differenti, ad un unico messaggio. A questo proposito ricordo con immenso piacere un pomeriggio trascorso in un luogo non lontano da casa, che però ha saputo portarmi in Thailandia. Tutto rimandava a quella terra: già la porta d’ingresso era un messaggio chiaro, ricordava il portone di un tempio; entrando, poi, la vista rapita dai classici arredi è stata supportata dal profumo delle fragranze di coriandolo e lemon grass, in sottofondo l'inconfondibile suono del khèn … io ero già in vacanza, ancor prima di varcare la soglia della cabina ero già riuscita ad iniziare il mio percorso di benessere. Dopo un magistrale Bamboo Massage mi è stato offerto un Cha Manao, ovvero il celeberrimo tè freddo al tiglio thailandese con pomelo e durian disidratati. Tutti questi dettagli per far comprendere quanto l'esperienza sia stata coinvolgente, unica e sublime, da consigliare e rivivere. Oggi che il tempo è il lusso più grande, si apprezza chi riesce non solo a farne perdere la cognizione, bensì a trasportarci in un'altra dimensione.
Quanto sia elevato questo bisogno di evadere lo dimostrano i dati: la wellness economy è infatti uno dei mercati più trainanti, grazie ad un tasso di crescita, stabile dal 2015, del 6,4% . Nel solo 2017 il settore benessere ha fatturato 4,2 trilioni di dollari (3,6 trilioni di euro) secondo quando riportato dal Global Wellness Institute.
L'esperienza diventa memorabile quando tutti gli elementi che la compongono sono coerenti tra di loro, ovvero quando ogni aspetto rimanda, attraverso stimoli differenti, a un unico messaggio.
IL BENESSERE GENERA SALUTE
Barbara Bertoli, farmacista e cosmetologa, ci porta dietro le quinte del rapporto tra benessere fisico, felicità e salute.
"Sublimare l'esperienza di benessere e coglierne tutti i benefici effetti fa bene allo spirito, al corpo ma anche al sistema immunitario. Come? Attraverso il rilascio di dopamina, comunemente riconosciuta come molecola della felicità, il nostro corpo accede a un effetto collaterale di grande importanza e di grande interesse scientifico. La dopamina accelera e rende più efficace la produzione di anticorpi in risposta a un'infezione. Gli anticorpi devono essere prodotti su misura in risposta a un particolare tipo di virus o batterio: i linfociti T istruiscono i linfociti B a questa operazione e la dopamina rende più efficace questa interazione che altrimenti sarebbe appannaggio delle citochine. Un chiaro vantaggio evolutivo che rende più veloce la reazione a un'infezione. La globalità dell'esperienza genera benessere, il benessere genera salute. "
IL RISVEGLIO DEI SENSI
I nostri sensi sono il canale attraverso cui facciamo un tipo di esperienza di ciò che ci circonda; d’altro canto, però, tendiamo normalmente a utilizzarli per confermare ciò che già conosciamo piuttosto che per ampliare la nostra potenziale esperienza del mondo. Oggi più che mai, travolti dalla fretta e dalle continue e molteplici sollecitazioni, facciamo sempre più fatica ad assaporare i singoli stimoli. Addirittura c'è la tendenza a trascurarli nel contesto del presente per poi andarli a ricercare nei ricordi - pensiamo alle migliaia di fotografie scattate senza aver nemmeno guardato il paesaggio con gli occhi, o alle serate trascorse con gli amici pensando a quali selfie fare piuttosto che a cosa dirsi.
Risvegliare i sensi è possibile se non necessario: ricercare le potenzialità dei sistemi percettivi per far riscoprire quelle sensazioni del tutto naturali ma che con il tempo hanno perso la loro intensità è un ottimo modo per coinvolgere meglio i nostri clienti e renderli più consapevoli dell'importanza delle loro sensazioni. Il mondo dell'estetica e del benessere è un'opportunità, una porta che apre il mondo dell'esperienza fisica, dove non è importante avere a disposizione tanto tempo, bensì è straordinario quando quel tempo diventa un'emozione positiva, la certezza di un luogo in cui rifugiarsi per rigenerarsi e stare bene. Per offrire tutto questo non è per forza indispensabile avere strutture immense o di nuova costruzione - certo è che in fase di progettazione queste sono le prime decisioni da prendere, per evitare di avere location con architetture alla moda, ma senza coerenza e significato. Penso a qualsiasi centro estetico o benessere e suggerisco agli operatori di uscire dal loro istituto e provare e rientrarci con gli occhi del cliente. Facciamo lo sforzo di provare a cogliere i messaggi che ci arrivano direttamente dai nostri sensi, senza lasciarci condizionare dal pensiero che abbiamo fatto quando abbiamo scelto quella colonna sonora, piuttosto che il colore della parete; annusiamo l'aria e verifichiamo che sia in sintonia con le fragranze dei trattamenti proposti, sdraiamoci sui nostri lettini per scoprire quanto sono confortevoli, assaggiamo le bevande che offriamo e accertiamoci che siano davvero buone.
Se il nostro obiettivo è il benessere dei nostri ospiti dobbiamo sublimare l'esperienza; il più bel biglietto da visita è quello che rimane impresso nel cuore e nella mente dei clienti.
Elena Frigerio
Formatrice e consulente Beauty & Wellness.
Barbara Bertoli
Farmacista, cosmetologa e autrice di "Geografia della Bellezza".
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