
Contrastare l’Invecchiamento da Zucchero
Glicazione – Negli ultimi tempi, un nuovo argomento è entrato di diritto nei discorsi sull’antiaging: quello della “glicazione”. Per invertire questo processo (o, quantomeno, rallentarlo), è fondamentale scegliere i principi attivi giusti.
La conoscenza dei processi fisiologici che avvengono nella pelle e nel corpo umano è fondamentale, in un istituto di bellezza. Questo perché un’estetista esperta, grazie alle sue conoscenze del settore, è in grado di ottenere molto di più rispetto a una cliente che, invece, farebbe più fatica ad acquisire autonomamente questo know-how. Alcuni esempi di argomenti estetici che hanno influenzato trattamenti, prodotti e consigli di comportamento dati negli istituti di bellezza alle clienti sono la “riduzione dei radicali liberi” e il “detox”; ora, invece, sta guadagnando maggiore importanza il tema della “glicazione”.
È sorprendente pensare che esistano davvero dei principi attivi in grado di contrastare la glicazione; non si tratta, però, di nuove scoperte: sono principi attivi già noti e usati da tempo ma che, prima d’ora, non erano mai stati inseriti in questo contesto. L’attenzione alle loro caratteristiche anti-glicazione è dovuta alla loro doppia funzione: da una parte, l’azione attiva che tutti già conosciamo; dall’altra, le evidenti capacità di rallentare - o, addirittura, invertire - la glicazione. Ora che questo tema sta diventando più di attualità, questi principi attivi stanno acquisendo un’importanza sempre maggiore.
Alla luce della crescente attenzione verso un’alimentazione sana, biologica e naturale, però, va detto che non sono solo gli zuccheri industriali a danneggiare la pelle e le sue fibre: anche gli zuccheri della frutta, infatti, contribuiscono in modo significativo alla glicazione.
La Situazione in Istituto
Un’estetista esperta dovrebbe affrontare questo discorso con la cliente facendole delle domande specifiche sul suo stile di vita e le sue abitudini:
- Quanto spesso esce al sole?
- Fuma?
- Assume dei medicinali? Se sì, quali?
- Com’è la sua alimentazione?
Queste domande fanno comunque parte della normale anamnesi preliminare, utile per valutare una cliente e le sue problematiche prima di iniziare il trattamento. È a questo punto che le cose si fanno emozionanti perché, quando si tratta di selezionare i principi attivi da utilizzare, questi devono essere adatti sia al tipo di pelle che all’età della cliente e la scelta diventa molto individuale.
Attenzione, però: la glicazione non dipende né dall’età della cliente, né dal suo tipo di pelle.
I seguenti principi attivi dimostrano come sia possibile contrastare in maniera mirata l’azione indesiderata della glicazione.
“ La glicazione non dipende né dall'età della cliente, né dal suo tipo di pelle. ”
Principi Attivi Anti-Glicazione
1 Il primo principio da menzionare è l’Alistin, un cosiddetto pseudopeptide prodotto in maniera sintetica; presenta, però, le stesse caratteristiche di un di-peptide naturale (un’unione di amminoacidi) e serve per ripristinare la struttura originale degli acidi grassi della membrana cellulare.
L’azione di questo pseudopeptide si traduce nella riparazione di cellule precedentemente danneggiate e in una soppressione della formazione di nuovi radicali liberi. L’Alistin, inoltre, aiuta a proteggere gli enzimi della pelle dallo stress dei raggi UV e impedisce ai fasci di elastina e collagene di aggregarsi o indurirsi, favorendo al contempo la formazione di nuove fibre. Questo principio attivo svolge molte funzioni protettive: per il DNA, il sistema immunitario e le difese cutanee. L’Alistin ti rinforzerà.
2 Un altro ingrediente attivo è l’estratto di kombucha, ottenuto dalla fermentazione del tè nero dolcificato grazie all’azione di una colonia di svariati microrganismi.
Le bevande a base di kombucha sono molto diffuse in Russia, Mongolia e Cina - tutti Paesi in cui le persone sono molto longeve. La kombucha è ricca di vitamina B e acidi organici e sembra che possa aiutare a impedire la glicazione delle fibre nei tessuti. A seconda del dosaggio, alcuni suggeriscono che l’azione inibitoria possa arrivare al 79%.
3 Da menzionare tra i principi attivi anti-glicazione c’è la combinazione di niacina e un estratto della radice di Salvia miltiorrhiza, che aiuta a prevenire le reazioni biochimiche che avvengono nel corpo tra le molecole di zucchero e quelle di proteine e grassi (la reazione alla base della glicazione). Questa combinazione potrebbe addirittura invertire i danni cutanei causati dai cosiddetti AGE (“Advanced Glycation End products”). Sarebbe possibile, così, rigenerare le strutture di collagene ed elastina e migliorare sia la densità che la struttura della pelle.
I Risultati dei Test
La combinazione di principi attivi anti-glicazione è il risultato di una ricerca innovativa. Studi in vitro hanno dimostrato che è possibile invertire le conseguenze della glicazione - ovvero l’accumulo di AGE nella pelle - sia a livello intra-cellulare che extra-cellulare. La combinazione di alcuni principi attivi è in grado di scindere gli AGE in modo che le fibre della pelle riacquistino flessibilità e funzionalità.
Detto in numeri: i test in vitro sui fibroblasti umani hanno mostrato una significativa riduzione della glicazione fino all’85% e, allo stesso tempo, una diminuzione dei radicali liberi. Un test sul collagene umano, invece, ha mostrato una riduzione della glicazione del 30%.
Valore Aggiunto
I principi attivi sopra descritti possono essere incorporati nei cosmetici dalle consistenze più svariate e si possono trovare sia nei prodotti per la pelle secca che in quelli per la pelle grassa. Le clienti di un centro estetico, quindi, possono sia approfittare dei “classici” benefici per la pelle di questi prodotti, sia contrastare la glicazione grazie alla loro azione “aggiuntiva” anti-glicazione. I principi attivi si possono trovare, ad esempio, in un complesso riparatore dalla texture così leggera da poter essere usato sia da solo che come crema giorno, crema notte e crema giornaliera, in una crema 24 ore per contrastare la secchezza cutanea oppure come concentrato in un prodotto in fiala - insomma, in tutti quei prodotti dai quali non ci aspetteremmo alcun effetto anti-glicazione.
Il fatto che i possibili utilizzi di questi prodotti sia così ampio e diversificato è positivo: per contrastare la glicazione nelle fibre cutanee, infatti, bisogna lavorare costantemente. Questo, ovviamente, a meno che le tue clienti non si decidano a dire addio alle loro dannose abitudini alimentari! Sappiamo bene, però, che è un’eventualità molto improbabile. Siamo estetiste e, in cabina, le clienti ci raccontano continuamente che hanno dei sintomi simili a quelli di un elevato livello di zuccheri nel sangue e che non hanno ancora trovato un modo efficace per migliorarli. L’approccio estetico potrebbe essere un inizio di grande impatto!
COSA SUCCEDE QUANDO I FASCI “GLICANO”?
I fasci di elastina e collagene della pelle sono disposti con una struttura “a rete”; col tempo, a causa dell’età che avanza, dell’azione del sole, dei radicali liberi e di altre ingerenze esterne, le fibre finiscono per “sfuggire” dalle giunture di questa rete. Perché la pelle sia tonica ed elastica, però, questa struttura dovrebbe rimanere sempre perfettamente tesa e flessibile.
Se, col tempo, in un tessuto tonico ed elastico si insinuano i risultati della glicazione, le fibre ne risulteranno irrigidite e indurite. Lo stesso processo può colpire anche la pelle più giovane i cui tessuti, proprio a causa della glicazione, diventano rigidi e anelastici
Claudia Helsper
L’autrice lavora dal 2000 nel team della Jean d’Arcel come responsabile estetista e dirige la loro accademia di formazione. È responsabile della pianificazione e dell’esecuzione di tutti i corsi e i seminari internazionali dell’azienda.
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